Vipidia è un medicinale contenente il principio attivo Alogliptin, che trova indicazione, in combinazione a una regime
dietetico e all’esercizio fisico, in aggiunta ad altri farmaci antidiabetici per adulti affetti da diabete mellito di
tipo 2, per controllare il livello di glicemia.
Vipidia è disponibile sotto forma di compresse ( 6.25, 12.5 e 25 mg ). La dose raccomandata è di 25 mg assunti per via orale una volta al giorno, in combinazione con altri farmaci antidiabetici in base a quanto prescritto dal medico.
Quando Vipedia viene aggiunto a una sulfonilurea ( un tipo di farmaco antidiabete ) o a Insulina, il medico può prescrivere una dose più bassa di questi farmaci in modo da ridurre il rischio di ipoglicemia.
Nei pazienti con funzioni renali ridotte, la dose giornaliera di Vipidia va ridotta.
Il diabete mellito di tipo 2 è una malattia in cui il pancreas non produce abbastanza insulina per controllare il livello di glucosio nel sangue o in cui l’organismo non è in grado di utilizzare l’insulina in modo efficace.
Il principio attivo di Vipidia, Aloglitin, è un inibitore della dipeptidil-peptidasi-4 ( DPP-4 ). Agisce bloccando la degradazione nell’organismo delle incretine. Questi ormoni, che vengono rilasciati dopo un pasto, stimolano la produzione di insulina da parte del pancreas. Bloccando la scomposizione delle incretine nel sangue, Alogliptin prolunga la loro azione stimolando il pancreas a produrre una maggiore quantità di insulina quando i livelli di glicemia sono elevati.
Alogliptin non è efficace se la glicemia è bassa.
Alogliptin inoltre riduce la quantità di glucosio prodotto dal fegato aumentando l’insulina e riducendo i livelli dell’ormone glucagone.
Insieme, questi processi riducono i livelli di glucosio nel sangue e aiutano a controllare il diabete mellito di tipo 2.
Vipidia è stato studiato in sette studi principali su 5 675 adulti affetti da diabete mellito di tipo 2. Cinque degli studi mettevano a confronto Vipedia con placebo, in monoterapia o in combinazione ad altri farmaci antidiabete, in pazienti su cui trattamenti precedenti non avevano avuto effetto.
In altri due studi Vipedia è stato messo a confronto con i farmaci antidiabete Glipizide e Pioglitazone nei pazienti che stavano già assumendo Metformina.
La principale misura dell’efficacia in tutti gli studi era data dalla variazione dei livelli di emoglobina glicosilata ( HbA1c ), che è la percentuale di emoglobina legata a glucosio nel sangue.
I livelli di HbA1c danno una indicazione del grado di controllo del glucosio nel sangue.
I livelli di HbA1c sono stati misurati dopo 26 settimane nel caso dell’uso di Vipedia in monoterapia o in combinazione con altri farmaci antidiabete, e dopo 52 settimane quando Vipedia era messo a confronto con Glipizide o Pioglitazone.
In tutti gli studi Vipedia ha prodotto una diminuzione del livello di HbA1c, a indicazione del fatto che i livelli di glucosio nel sangue si erano ridotti.
In monoterapia o in combinazione con altri farmaci antidiabete, Vipidia è stato in grado di ridurre i livelli di HbA1c dello 0.48-0.61% in più rispetto al placebo.
Vipidia alla fine si è dimostrato efficace quanto il Pioglitazone nel ridurre l’emoglobina glicosilata in aggiunta a Metformina, tuttavia lo studio di confronto tra Vipidia e Glipizide non aveva ancora raggiunto esiti conclusivi.
L’effetto indesiderato più comune di Vipidia ( che può riguardare fino a 1 persona su 10 ) è il prurito.
Vipidia non deve essere utilizzato nelle persone ipersensibili ( allergiche ) al principio attivo o a uno qualsiasi degli altri ingredienti oppure in persone che in precedenza hanno avuto una reazione allergica grave all’inibitore della DPP4.
Il Comitato per i medicinali per uso umano ( CHMP ) dell’EMA ( European MEdicines Agency ) ha deciso che i benefici di Vipidia sono superiori ai rischi. ( Xagena2013 )
Fonte: EMA, 2013
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