Le vasculiti ANCA-associate ( anticorpo antineutrofilo citoplasmatico ), comprendenti la granulomatosi di Wegener, la sindrome di Churg-Strauss e la poliangioite microscopica, possono avere un decorso anche fatale.
Le manifestazioni cutanee, tra cui la vasculite dei piccoli vasi, sono comuni.
La terapia a base di Ciclofosfamide ( Endoxan ) per via orale o endovenosa e di corticosteroidi per via endovenosa o per os è in grado di produrre remissione in molti pazienti. Tuttavia, questi agenti sono associati ad aumentato rischio di infezioni e neoplasie.
La riduzione dei livelli di ANCA circolanti è associata a remissione.
Poiché ANCA è un anticorpo derivato dalle cellule B, è ragionevole che Rituximab ( MabThera ), che si lega all'antigene CD20 sui linfociti B, potrebbe produrre una remissione con più ridotta tossicità a breve e a lungo termine.
Due studi clinici, randomizzati e controllati, hanno confrontato Rituximab e regimi contenenti Ciclofosfamide.
La loro metodologia e la durata del follow-up erano diversi, ma i risultati sono stati simili.
Nello studio RAVE, è stato confrontato Rituximab per via endovenosa con la Ciclofosfamide per os in 197 pazienti.
Il 64% dei pazienti nel gruppo Rituximab ha raggiunto l'endpoint primario di remissione senza necessità di Prednisone a 6 mesi di follow-up, rispetto al 53% dei pazienti del gruppo Ciclofosfamide.
Questo dato è stato sufficiente per dimostrare la non-inferiorità di Rituximab.
Durante il periodo di follow-up, 5 pazienti nel gruppo Rituximab e 1 nel gruppo Ciclofosfamide hanno sviluppato tumori; questo potrebbe anche riflettere gli effetti della precedente terapia sistemica immunosoppressiva.
L’European Vasculitis Study ha comparato 4 settimane di trattamento con Rituximab per via endovenosa associato a 2 dosi di Ciclofosfamide versus Ciclofosfamide per via endovenosa seguita da Azatioprina ( Imuran ).
Dei 44 pazienti, il 76% dei coloro che avevno ricevuto Rituximab e l'82% di coloro che erano stati trattati con Ciclofosfamide hanno raggiunto l'endpoint primario di remissione sostenuta a 12 mesi. L’incidenza di effetti avversi è risultata simile in entrambi i gruppi; il 18% dei pazienti in ciascun gruppo è morto.
I pazienti in entrambi gli studi hanno inoltre ricevuto glucocorticoidi. per via endovenosa e per os.
Dall’analisi dei due studi è emerso che Rituximab è risultato efficace quanto la terapia convenzionale nei pazienti con vasculite ANCA-associata, senza presentare una riduzione della tossicità.
Inoltre la terapia a base di Rituximab è più costosa rispetto a quella a base di Ciclofosfamide. ( Xagena2010 )
Fonte: Journal Watch Dermatology, 2010
Farma2010 Reuma2010