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Tecentriq, un anti-PD-L1, per il trattamento del carcinoma uroteliale e del carcinoma polmonare non-a-piccole cellule


Tecentriq, il cui principio attivo è Atezolizumab, è un medicinale antitumorale per il trattamento del carcinoma uroteliale ( un tumore della vescica e dell’'apparato urinario ) e un tipo di cancro al polmone denominato carcinoma polmonare non-a-piccole cellule.
Tecentriq viene utilizzato quando queste forme di cancro sono localmente avanzate o si sono diffuse in altre parti del corpo.
Per il trattamento del carcinoma uroteliale, Tecentriq è destinato a pazienti che sono già stati sottoposti a chemioterapia a base di Platino o che non sono idonei al trattamento a base di Cisplatino.
I pazienti affetti da carcinoma polmonare non-a-piccole cellule dovrebbero essere già stati sottoposti a chemioterapia e quelli con alcune mutazioni genetiche che rispondono ai trattamenti mirati dovrebbero essere sottoposti a tali trattamenti prima di ricevere Tecentriq.

Tecentriq viene somministrato mediante infusione endovenosa ogni 3 settimane e il trattamento deve continuare fino a quando il paziente ne trae beneficio o non lamenta effetti indesiderati non-gestibili.

Può essere necessario interrompere il trattamento nei pazienti che manifestano alcuni effetti indesiderati tra cui infiammazione dei polmoni, del fegato o dell’intestino, problemi alla ghiandola tiroidea e surrenale o ai nervi, eruzioni cutanee e reazioni correlate all’'infusione.

Il principio attivo di Tecentriq, Atezolizumab, è un anticorpo monoclonale concepito per riconoscere una proteina denominata ligando 1 del recettore di morte cellulare programmata ( PD-L1 ), presente sulla superficie di numerose cellule cancerogene, e legarsi a essa.
PD-L1 agisce per inibire la risposta delle cellule immunitarie che altrimenti attaccherebbero le cellule tumorali. Legandosi alla proteina PD L1 e riducendone gli effetti, Tecentriq aumenta la capacità del sistema immunitario di attaccare le cellule tumorali e, di conseguenza, di rallentare la progressione della malattia.

Carcinoma uroteliale

È stato evidenziato che Tecentriq riduce i tumori nei pazienti affetti da carcinoma uroteliale localmente avanzato o metastatico.
In uno studio condotto su 429 pazienti, hanno risposto al trattamento con Tecentriq il 23% di quelli non-idonei alla chemioterapia a base di Platino e il 16% di quelli che erano già stati sottoposti a chemioterapia a base di Platino ( una risposta è un’a eliminazione parziale o completa dei tumori di un paziente ).
Un altro studio su 931 pazienti affetti da carcinoma uroteliale ha dimostrato che i pazienti trattati con Tecentriq hanno vissuto leggermente più a lungo ( 8.6 mesi ) rispetto ai pazienti che avevano ricevuto la chemioterapia ( 8 mesi ), sebbene la differenza possa essere casuale.
La risposta è stata osservata anche in pazienti in cui il tumore non esprimeva una grande quantità di PD-L1.

Carcinoma polmonare non-a-piccole cellule

Nei pazienti affetti da carcinoma polmonare non-a-piccole cellule localmente avanzato o metastatico, Tecentriq si è dimostrato più efficace rispetto a un medicinale di confronto nel prolungare la vita dei pazienti.
In uno studio principale effettuato su 850 pazienti, quelli trattati con Tecentriq hanno vissuto in media per 14 mesi mentre quelli trattati con un altro medicinale antitumorale, Docetaxel, hanno vissuto in media 10 mesi.
Risultati simili sono stati osservati in un secondo studio sul carcinoma polmonare condotto su 287 pazienti in cui, in media, quelli trattati con Tecentriq hanno vissuto per 13 mesi rispetto ai 10 mesi dei pazienti sottoposti a trattamento con Docetaxel.

Gli effetti indesiderati più comuni associati all’'impiego di Tecentriq ( che possono interessare più di una persona su 10 ) sono: stanchezza, perdita di appetito, nausea e vomito, difficoltà di respirazione, diarrea, eruzione cutanea, febbre, dolori articolari, debolezza e prurito.

Nel carcinoma uroteliale, Tecentriq ha dimostrato di ridurre la dimensione del tumore in pazienti precedentemente sottoposti a chemioterapia a base di Platino o ritenuti non-idonei a tale trattamento.

Tecentriq può inoltre migliorare la sopravvivenza di 3 o 4 mesi nei pazienti affetti da carcinoma polmonare non-a-piccole cellule che hanno poche opzioni di trattamento.
Inoltre, i suoi effetti collaterali sono meno fastidiosi rispetto a quelli associati ai tradizionali trattamenti di chemioterapia e sono considerati gestibili. ( Xagena2017 )

Fonte: EMA, 2017

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