I pazienti trattati con Actemra vanno incontro ad una più alta percentuale di remissione, che aumenta nel tempo.
Fino al 56% dei pazienti con artrite reumatoide attiva, trattati con Actemra ( Tocilizumab; nell’Unione Europea: RoActemra ) per più di 2 anni, potrà raggiungere remissione della malattia.
La remissione è stata definita come un valore di DAS28 inferiore a 2.6.
Nel corso del Congresso EULAR ( European League Against Rheumatism ) sono stati presentati anche i dati dello studio LITHE, che ha mostrato che i pazienti trattati con Tocilizumab presentano una progressione tre volte inferiore di danno articolare ( misurato mediante Total Sharp Score ), rispetto a quelli trattati con Metotrexato da solo.
Inoltre, più pazienti trattati con Tocilizumab 8 mg/kg hanno raggiunto remissione a 6 mesi rispetto a quelli trattati solamente con Metotrexato ( 33% versus 4% ), e queste percentuali hanno continuato ad aumentare nel tempo ( 47% versus 8% ad 1 anno ).
Dallo studio LITHE è anche emerso che i benefici di Tocilizumab si mantengono o migliorano a 2 anni.
Lo studio LITHE è stato disegnato per valutare l’efficacia di Tocilizumab in associazione a Metotrexato nell’inibire il danno articolare strutturale e nel migliorare la funzione fisica nell’arco di 2 anni.
Hanno preso parte allo studio 1196 pazienti con forma moderata-grave di artrite reumatoide che presentavano un’inadeguata risposta al Metotrexato.
Actemra è il primo anticorpo monoclonale umanizzato che inibisce il recettore dell’interleukina-6 ( IL-6 ).
Actemra è stato approvato in Giappone nelle seguenti indicazioni: malattia di Castleman, artrite reumatoide, artrite idiopatica giovanile, e artrite idiopatica giovanile a esordio sistemico.
RoActemra è stato approvato nell’Unione Europea nel gennaio 2009 nel trattamento dell’artrite reumatoide nei pazienti che hanno risposto in modo inadeguato, o che non hanno tollerato precedenti terapie con uno o più farmaci antireumatici modificanti la malattia ( DMARD ) o inibitori del TNF-alfa.
Come gli altri DMARD, Tocilizumab può causare gravi infezioni e reazioni di ipersensibilità, tra cui alcuni casi di anafilassi.
In alcuni pazienti è stato osservato un aumento dei livelli di transaminasi ( ALT e AST ); questi aumenti erano generalmente lievi e reversibili, con nessun danno epatico e nessun impatto sulla funzione del fegato. ( Xagena2009 )
Fonte: Roche, 2009
Reuma2009 Farma2009