I radionuclidi con affinità per le ossa, tra cui il Samario-153 EDTMP e lo Stronzio-89 sono stati utilizzati per decenni nella palliazione del dolore da metastasi ossee soprattutto dal cancro alla prostata.
L’evidenza di un miglioramento della sopravvivenza nei pazienti con cancro alla prostata, castrazione-resistente, metastatico ( mCRPC ) con il capostipite degli alfa-radionuclidi, Radio-223 ( 223-Ra; Alpharadin; Xofigo ) ha riacceso interesse per il ruolo della terapia con radionuclidi con affinità per l’osso.
I radionuclidi beta-emittenti con target l’osso hanno dimostrato la capacità di controllare il dolore nel cancro alla prostata con metastasi alle ossa, con tassi di risposta riguardo al dolore dell'ordine del 60-70% quando impiegati come singoli agenti.
La maggior parte degli studi pubblicati erano sottodimensionati per rilevare le differenze in termini di sopravvivenza; non vi sono evidenze che questi radiofarmaci siano in grado di modificare la malattia quando utilizzati in combinazione con la chemioterapia o nel trattamento a cicli.
I dati dello studio di fase III ALSYMPCA che ha riguardato il Radio-223 verso placebo nel tumore alla prostata resistente alla castrazione sintomatico ha dimostrato un significativo miglioramento della sopravvivenza globale mediana di 3.6 mesi per i pazienti sintomatici con CRPC con metastasi ossee, sintomatiche, trattati con 6 cicli di radionuclidi alfa-remittenti, rispetto al placebo.
Il Radio-223 ha inoltre dimostrato un profilo di sicurezza eccellente. ( Xagena2013 )
Brady D et al, Cancer J 2013;19:71-78
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