La nuova formulazione di Tiotropio a vapori inalabili ( Respimat ), impiegata per il trattamento della malattia polmonare cronica ostruttiva ( BPCO ), è associata ad un aumento del rischio di morte rispetto al placebo.
In una meta-analisi di 5 studi controllati con placebo, la formulazione a vapori inalabili del farmaco è stata associata ad un aumento del 52% nel tasso di mortalità, secondo i ricercatori della Johns Hopkins University School of Medicine.
L’aumento è variato in base alla dose usata, 5 microg o 10 microg al giorno.
Il Tiotropio, un farmaco anticolinergico a lunga durata d’azione, è ampiamente impiegato nel trattamento della BPCO e può essere somministrato sia in una formulazione in polvere per inalazione ( Spiriva ) che in una formulazione a vapori inalabili.
I pazienti che fanno uso della formulazione a vapori inalabili raggiungono potenzialmente maggiori concentrazioni plasmatiche di Tiotropio, fatto che può sollevare preoccupazioni in merito alla sicurezza.
Per chiarire la situazione, è stata condotta una meta-analisi di studi randomizzati in doppio cieco che ha confrontato la formulazione a vapori inalabili con un placebo.
Sono stati inclusi nella meta-analisi 5 studi che hanno coinvolto in totale 6.522 pazienti. Tra questi, 3.686 avevano assunto vapori inalabili di Tiotropio ( inclusi 2.839 al dosaggio di 5 microg e 847 al dosaggio di 10 microg ) e 2.836 avevano assunto un placebo.
Tra questi studi, tre studi hanno avuto la durata di 52 settimane, uno di 24 settimane e uno di 12 settimane.
Complessivamente, si è notato che il Tiotropio somministrato come vapori inalabili era associato a una maggiore mortalità rispetto al placebo ( 90 decessi tra 3.686 pazienti nel gruppo Tiotropio e 47 tra 2.836 pazienti trattati con placebo ).
Il rischio relativo è stato pari a 1.52 ( p=0.02 ).
È stato anche segnalato un effetto della dose.
In confronto al placebo, la dose di 5 microg ha avuto un hazard ratio ( HR ) per il decesso di 1.46 ( p=0.04 ).
La dose di 10 microg è stata associata a un HR di 2.15 ( p=0.04 ).
Si ritiene che la somministrazione mediante vapori inalabili produca una concentrazione di Tiotropio più elevata di quella preventivata, con conseguente aumento del rischio di mortalità.
È in corso uno studio testa a testa di confronto tra le due modalità di somministrazione del farmaco, polvere e vapori inalatori, per chiarire la questione.
In un editoriale di accompagnamento, si è rilevato che negli studi a 3 anni il rischio assoluto di morte nei pazienti trattati con placebo è stato pari a 1.8% all’anno, in confronto al 2.6% all’anno per i pazienti con Tiotropio inalabile.
L’aumento relativo nel rischio, perciò, rappresenta una differenza assoluta di 0.8%.
Finché uno studio testa a testa delle due formulazioni non avrà fornito risultati definitivi, le evidenze indirette suggeriscono che sarebbe prudente per i pazienti utilizzare la formulazione in polvere. ( Xagena2011 )
Fonte: British Medical Journal, 2011
Pneumo2011 Farma2011