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Crestor: interazioni farmacologiche


La Rosuvastatina, principio attivo di Crestor, un inibitore dell’HMG-CoA reduttasi ( statina ), che trova impiego nella riduzione degli alti livelli di colesterolemia.

Durante il trattamento concomitante con Crestor e Ciclosporina ( Sandimmun Neoral ) i valori di AUC di Rosuvastatina sono risultati, in media, 7 volte superiori a quelli osservati nei volontari sani.
La somministrazione contemporanea di Crestor e di Ciclosporina non ha avuto effetti sulla concentrazione plasmatica di Ciclosporina.

Come per gli altri inibitori della HMG-CoA reduttasi, l’inizio del trattamento o un aumento del dosaggio di Crestor in pazienti sottoposti a terapia concomitante con antagonisti della vitamina K ( ad esempio Warfarin o altri anticoagulanti cumarinici ) può provocare un aumento dei valori di INR ( International Normalized Ratio ). La sospensione del trattamento o una riduzione del dosaggio di Crestor può comportare una diminuzione dell’INR. In queste situazioni, è opportuno effettuare un monitoraggio appropriato dell’INR.

L’uso concomitante di Crestor e Gemfibrozil ( Lopid ) ha provocato un aumento di 2 volte della Cmax e AUC di Rosuvastatina.
Sulla base di dati ottenuti da studi specifici di interazione, non sono attese interazioni farmacocinetiche rilevanti con Fenofibrato ( Lipofene ), tuttavia possono verificarsi interazioni farmacodinamiche.
Gemfibrozil, Fenofibrato, altri fibrati e dosi ipolipemizzanti ( uguali o superiori a 1g/die ) di Niacina ( Acido Nicotinico; Niaspan ) aumentano il rischio di miopatia quando somministrati in concomitanza con le statine, probabilmente perché possono dare miopatia anche quando vengono somministrati da soli.
L’uso concomitante della dose da 40 mg di Crestor con fibrati è controindicato. Anche questi pazienti devono iniziare la terapia con la dose da 5 mg.

L’uso concomitante di Crestor ed Ezetimibe ( Ezetrol ) non ha comportato modifiche all’AUC o Cmax di entrambi i prodotti. Tuttavia, un’interazione farmacodinamica, in termini di effetti indesiderati, tra Crestor ed Ezetimibe, non può essere esclusa.

La somministrazione contemporanea di Crestor e di una sospensione di antiacidi contenente Alluminio e Idrossido di Magnesio ha provocato una diminuzione della concentrazione plasmatica di Rosuvastatina di circa il 50%. Questo effetto risultava attenuato quando gli antiacidi venivano somministrati 2 ore dopo Crestor.
La rilevanza clinica di tale interazione non è stata studiata.

L’uso concomitante di Crestor e di Eritromicina ( Eritrocina ) ha causato una diminuzione dell’AUC ( 0-t ) di Rosuvastatina del 20% e una diminuzione della Cmax del 30%. Tale interazione può essere causata dall’aumento della motilità intestinale provocata dall’Eritromicina.

L’uso contemporaneo di Crestor e di contraccettivi orali ha causato un aumento delle concentrazioni plasmatiche ( AUC ) di EtinilEstradiolo e di Norgestrel rispettivamente del 26% e 34%. Tale aumento dei livelli plasmatici deve essere tenuto in considerazione nella scelta delle dosi di contraccettivo orale.
Non sono disponibili dati di farmacocinetica in pazienti che assumono contemporaneamente Crestor e farmaci per la terapia ormonale sostitutiva ( TOS ) e pertanto un effetto simile non può essere escluso. Tuttavia, negli studi clinici tale combinazione è stata ampiamente utilizzata nelle donne ed è risultata ben tollerata.

Non sono attese interazioni clinicamente rilevanti tra Rosuvastatina e Digossina ( Lanoxin ).

Studi condotti in vitro e in vivo hanno dimostrato che la Rosuvastatina non è né un inibitore né un induttore degli isoenzimi del citocromo P450. Inoltre, Rosuvastatina non è un buon substrato per questi isoenzimi.
Non si sono osservate interazioni clinicamente rilevanti tra Rosuvastatina e Fluconazolo ( Diflucan; un inibitore di CYP2C9 e CYP3A4 ) o Ketoconazolo ( Nizoral; un inibitore di CYP2A6 e CYP3A4 ).
La somministrazione contemporanea di Itraconazolo ( Sporanox; un inibitore di CYP3A4 ) e di Rosuvastatina ha comportato un aumento del 28% nell’AUC di Rosuvastatina. Tale piccolo aumento non è da considerarsi clinicamente significativo. Pertanto, non sono attese interazioni tra farmaci derivanti dal metabolismo mediato dal citocromo P450. ( Xagena2006 )

Fonte: EMEA, 2006


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