Diversi studi clinici nel corso degli anni avevano messo in evidenza una maggiore incidenza di infarto miocardico e di ictus dopo assunzione del Rofecoxib ( Vioxx ).
Lo stesso meccanismo d’azione del Rofecoxib, e degli altri inibitori selettivi COX-2, poteva far presagire l’insorgenza di reazioni avverse di tipo protrombotico.
L’enzima cicloossigenasi è presente in due isoforme, COX–1 e COX-2.
L’isoforma COX-1 è presente in vari tessuti ed è ritenuta svolgere un ruolo di difesa delle mucose nel tratto gastrointestinale.
Al contrario, l’isoforma COX-2 è in gran parte inducibile nei siti di infiammazione e genera le prostaglandine associate al dolore e all’infiammazione.
Le diverse caratteristiche degli isoenzimi della cicloossigenasi ha fatto ipotizzare che il danno alla mucosa gastrointestinale da parte degli antinfiammatori FANS fosse da imputare all’inibizione di COX-1, mentre gli effetti analgesici ed antinfiammatori fossero mediati da COX-2.
Uno dei più importanti prodotti dell’isoenzima COX-2 in risposta all’infiammazione è la prostaciclina ( PGI2 ).
Questo prostanoide, prodotto a livello dell’endotelio vascolare, esercita diverse funzioni: aumenta il flusso ematico ai tessuti danneggiati, riduce l’aderenza dei leucociti, inibisce l’aggregazione piastrinica.
I gravi effetti indesiderati associati al Rofecoxib erano noti fin dal 2000.
Lo studio VIGOR, sponsorizzato dalla Merck & Co stessa, aveva mostrato un aumento dell’incidenza di gravi eventi cardiovascolari nel 2,5% ( n = 101 ) dei pazienti trattati con Rofecoxib contro l’1,1% ( n = 46 ) dei pazienti nel gruppo Naprossene.
Infarto miocardico si era presentato in 20 pazienti tra i 4027 del gruppo Vioxx ( 0,5% ) e solo in 4 tra i pazienti trattati con il vecchio antinfiammatorio, il Naprossene ( 0,1% ).
Queste “insospettate��?scoperte furono tema di discussione all’FDA Arthritis Advisory Committee Meeting dell’8 febbraio 2001.
Il 17 settembre 2001, l’FDA inviava all’allora Presidente e CEO di Merck & Co, Raymond V Gilmartin una “Warning letter��? sulle attività promozionali riguardanti il farmaco Vioxx.
L’FDA sottolineava come Merck & Co “ … in a promotional campaign for Vioxx ( … ) minimizes the potentially serious cardiovascular findings that were observed in the Vioxx Gastrointestinal Outcomes Research (VIGOR) study, and thus, misrepresents the safety profile for Vioxx…��?, avesse minimizzato i potenziali gravi effetti indesiderati, osservati nello studio VIGOR ( Vioxx Gastrointestinal Outcomes Research ).
Nello studio VIGOR, continuava l’FDA … “patients on Vioxx were observed to have a four to five fold increase in myocardial infarctions ( MIs ) compared to patients on the comparator non-steroidal antiinflammatory drug ( NSAID ), Naprosyn ( naproxen )…��?, i pazienti trattati con Vioxx presentavano un aumento del rischio di 4 o 5 volte di infarto miocardico rispetto ai pazienti che avevano ricevuto un antinfiammatorio non-selettivo, il Naproxene. ( Xagena2004 )
Fonte: FDA
Farma2004 Reuma2004