Alimta, che contiene il principio attivo Pemetrexed, trova indicazione nel trattamento di due tipi di tumore ai polmoni:
a) il mesotelioma pleurico maligno ( tumore della membrana che riveste i polmoni, generalmente provocato dall’esposizione all’amianto ); in questo caso Alimta è utilizzato in combinazione con Cisplatino nei pazienti non sottoposti in precedenza a chemioterapia e con tumori impossibili da rimuovere chirurgicamente;
b) il carcinoma polmonare non-a-piccole cellule in stadio avanzato di tipo non-squamoso; in questo caso Alimta è utilizzato in combinazione con Cisplatino nei pazienti non-trattati in precedenza o da solo nei pazienti sottoposti a una previa terapia antitumorale. Può inoltre essere impiegato come terapia di mantenimento nei pazienti che hanno ricevuto un trattamento chemioterapico a base di Platino.
Alimta è disponibile come polvere da ricostituire in soluzione per infusione. La dose raccomandata di Alimta è di 500 mg per metro quadrato di superficie corporea ( calcolata in base al peso e all’altezza del paziente ). Viene somministrata con un’infusione di 10 minuti una volta ogni tre settimane. Per ridurre gli effetti indesiderati, i pazienti devono assumere un corticosteroide e Acido Folico e ricevere iniezioni di Vitamina B12 durante il trattamento con Pemetrexed.
Quando Alimta viene somministrato con Cisplatino, i pazienti devono assumere un farmaco antiemetico ( per prevenire il vomito ) e fluidi ( per prevenire la disidratazione ) prima o dopo l’assunzione del Cisplatino.
Il trattamento deve essere rinviato o sospeso, oppure la dose deve essere ridotta, nei pazienti con alterazioni nella conta ematica o che riportano altri effetti indesiderati.
Il principio attivo di Alimta, Pemetrexed, è un medicinale citotossico ( cioè, un medicinale che uccide le cellule in attiva divisione, come le cellule tumorali ) appartenente al gruppo degli antimetaboliti.
Nell’organismo, Pemetrexed viene convertito in una forma attiva che blocca l’attività degli enzimi coinvolti nella produzione dei nucleotidi ( elementi costitutivi di DNA ed RNA, il materiale genetico delle cellule ). Di conseguenza, la forma attiva di Pemetrexed rallenta la formazione del DNA e dell’RNA ed evita la divisione e la moltiplicazione delle cellule. La conversione di Pemetrexed nella sua forma attiva avviene più rapidamente nelle cellule tumorali che in quelle normali; per tale motivo, nelle cellule tumorali si hanno concentrazioni maggiori della forma attiva del farmaco e un’azione più prolungata. La divisione delle cellule tumorali viene pertanto ridotta, mentre le cellule normali vengono colpite solo in minima parte.
Per il trattamento del mesotelioma pleurico maligno, Pemetrexed associato a Cisplatino è stato confrontato con Cisplatino da solo in uno studio principale condotto su 456 pazienti che per questa patologia non erano stati sottoposti a chemioterapia in precedenza.
Per il trattamento del carcinoma non-a-cellule piccole, localmente avanzato o metastatico, Pemetrexed è stato confrontato con Gemcitabina, in combinazione con Cisplatino, in uno studio condotto su 1.725 pazienti che non erano stati sottoposti a chemioterapia in precedenza.
Pemetrexed è stato anche confrontato con Docetaxel in uno studio condotto su 571 pazienti già sottoposti in precedenza a chemioterapia.
Per la terapia di mantenimento, Pemetrexed è stato confrontato con placebo in due studi principali condotti su 1.202 pazienti il cui tumore non era peggiorato nel corso della chemioterapia a base di Platino.
Quali principali indicatori dell’efficacia sono stati considerati il tempo di sopravvivenza dei pazienti e il tempo di vita senza peggioramento del tumore.
Pemetrexed ha aumentato il tempo di sopravvivenza dei pazienti affetti da mesotelioma pleurico maligno. I soggetti a cui sono stati somministrati Pemetrexed e Cisplatino sono sopravvissuti in media 12.1 mesi, rispetto ai 9.3 mesi dei pazienti che hanno assunto Cisplatino da solo.
Nel trattamento del carcinoma polmonare non-a-piccole cellule, Pemetrexed si è rivelato altrettanto efficace dei medicinali di confronto, con tempi di sopravvivenza di circa 10.3 mesi nei pazienti non-sottoposti a chemioterapia in passato e di circa 8.1 mesi in quelli che prima erano già stati sottoposti a chemioterapia.
In uno studio sulla terapia di mantenimento, i pazienti a cui è cui è stato somministrato Pemetrexed hanno vissuto per ulteriori 4.3 mesi dall’inizio della terapia di mantenimento senza peggioramento del tumore, rispetto ai 2.6 mesi di quelli trattati con placebo. Nel secondo studio sulla terapia di mantenimento, i risultati sono stati di 4.1 mesi nel gruppo Pemetrexed e di 2.8 mesi nel gruppo placebo.
Un miglioramento del tempo di sopravvivenza con Pemetrexed è stato osservato solo in pazienti con tumore non a cellule piccole di tipo non-squamoso.
Gli effetti indesiderati più comuni rilevati con Alimta, usato da solo o in combinazione con altri farmaci antitumorali, sono soppressione dell’attività del midollo osseo e tossicità gastrointestinali.
La soppressione della attività del midollo osseo causa la diminuzione nel sangue dei livelli di globuli bianchi ( cellule che combattono le infezioni ), delle piastrine ( componenti che favoriscono la coagulazione del sangue ) e dell’emoglobina ( proteina presente nei globuli rossi responsabile del trasporto dell’ossigeno nell’organismo ).
Le tossicità gastrointestinali riscontrate con Alimta sono perdita di appetito, nausea, vomito, diarrea, stipsi, faringite ( mal di gola ) e mucosite o stomatite ( infiammazione della mucosa del sistema digestivo e del cavo orale ).
Alimta non deve essere somministrato a soggetti ipersensibili ( allergici ) a Pemetrexed o a uno qualsiasi degli altri ingredienti. Non deve essere utilizzato durante l’allattamento o contemporaneamente al vaccino per la febbre gialla. Alimta altera la fertilità. ( Xagena2011 )
Fonte: EMA, 2011
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