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Invega nel trattamento della schizofrenia e del disturbo schizoaffettivo


Invega è un medicinale contenente il principio attivo Paliperidone, che trova indicazione nel trattamento della schizofrenia, una malattia mentale caratterizzata da una serie di sintomi, tra cui disturbi del pensiero e del linguaggio, allucinazioni ( udire o vedere cose inesistenti ), sospettosità e fissazioni ( false convinzioni ).
Invega viene anche usato per il trattamento del disturbo schizoaffettivo. Si tratta di un’affezione in cui il paziente manifesta, oltre ai sintomi della schizofrenia, un alternarsi di periodi di umore elevato o depresso.
Invega non è efficace nel trattamento dei sintomi depressivi del disturbo schizoaffettivo.

Invega è disponibile in compresse a rilascio prolungato ( di colore arancione-marrone: 1.5 mg; bianche: 3 mg; beige: 6 mg; rosa: 9 mg; gialle: 12 mg ). L’espressione a rilascio prolungato significa che il Paliperidone viene rilasciato dalla compressa lentamente, nell’arco di alcune ore.

La dose iniziale raccomandata di Invega è di 6 mg, somministrata una volta al giorno al mattino. La compressa deve essere inghiottita intera con un liquido. Invega può essere assunto con o senza cibo, ma senza alternare le due modalità: non deve essere assunto un giorno a digiuno e un giorno con cibo ma sempre a digiuno o sempre con cibo.
Dopo una valutazione dei sintomi, la dose di Invega può essere adeguata tra 3 e 12 mg una volta al giorno nei pazienti affetti da schizofrenia e tra 6 e 12 mg una volta al giorno nei pazienti affetti da disturbo schizoaffettivo.
I pazienti affetti da problemi renali lievi o moderati, compresi alcuni pazienti anziani, devono iniziare con una dose di Invega più bassa, mentre è sconsigliato l’utilizzo del medicinale in pazienti con gravi problemi renali.

Il principio attivo di Invega, Paliperidone, è un farmaco antipsicotico, noto come antipsicotico atipico, in quanto differisce dai vecchi farmaci antipsicotici disponibili a partire dagli anni ‘50.
Paliperidone è un prodotto della scomposizione attiva ( metabolita ) di Risperidone, un altro medicinale antipsicotico utilizzato nel trattamento della schizofrenia dagli anni ‘90.
A livello cerebrale si lega a più recettori differenti che si trovano sulla superficie delle cellule nervose. In questo modo, disturba i segnali veicolati tra le cellule cerebrali dai neurotrasmettitori, sostanze chimiche che permettono la comunicazione tra cellule nervose. Paliperidone agisce principalmente bloccando i recettori per i neurotrasmettitori dopamina e 5-idrossitriptamina ( chiamata anche serotonina ), che concorrono al manifestarsi della schizofrenia. Inibendo questi recettori, Paliperidone contribuisce alla normalizzazione dell’attività cerebrale e riduce i sintomi.

Invega è stato esaminato in tre studi principali a breve termine, condotti su 1 692 pazienti adulti affetti da schizofrenia. In tutti e tre gli studi, le dosi di Invega comprese tra 3 e 15 mg al giorno sono state confrontate con placebo e con Olanzapina. Il principale indicatore dell’efficacia era la variazione dei sintomi dei pazienti dopo 6 settimane, misurata in base a una scala standard di valutazione della schizofrenia.
In un quarto studio, condotto su pazienti affetti da schizofrenia, sono stati esaminati gli effetti a lungo termine di Invega nella prevenzione di nuovi sintomi per una durata fino a 35 settimane in 207 pazienti che erano stati trattati inizialmente per un periodo di 14 settimane.
Due studi principali sono stati effettuati su pazienti affetti da disturbo schizoaffettivo. A 614 pazienti complessivamente sono stati somministrati Invega oppure placebo. La principale misura della efficacia era la stessa applicata ai principali studi sulla schizofrenia: la variazione dei sintomi dei pazienti dopo 6 settimane in base a una scala standard.

Invega è risultato più efficace del placebo e altrettanto efficace di Olanzapina nel ridurre i sintomi della schizofrenia. Nel primo studio a breve termine i pazienti trattati con placebo hanno registrato una riduzione media del punteggio dei sintomi pari a 4.1 punti rispetto a una riduzione media compresa tra 17.9 e 23.3 punti registrata nei soggetti trattati con Invega e di 19.9 punti nei pazienti trattati con Olanzapina.
Risultati analoghi sono emersi anche negli altri due studi a breve termine. In tutti e tre gli studi, dosi maggiori di Invega sono state più efficaci nel ridurre i sintomi rispetto a dosi minori.
Nello studio di lungo termine Invega è risultato più efficace del placebo nella prevenzione di nuovi sintomi della schizofrenia.
Negli studi condotti su pazienti affetti da disturbo schizoaffettivo, Invega si è rivelato più efficace del placebo. Nel primo studio, nei pazienti cui era stato somministrato Invega è stata osservata una diminuzione del punteggio dei sintomi pari a valori compresi tra 27.4 e 30.6 rispetto a 21.7 nei pazienti cui era stato somministrato placebo. Nel secondo studio, la diminuzione del punteggio dei sintomi è stata pari a 20.0 per il gruppo trattato con Invega e 10.8 per il gruppo trattato con placebo.

Gli effetti indesiderati più comuni riscontrati negli studi effettuati con Invega sono stati: mal di testa, insonnia, sonnolenza, parkinsonismo ( sintomi neurologici come tremore e difficoltà nel controllo dei muscoli ), acatisia ( irrequietezza psicomotoria ), tachicardia, distonia ( contrazioni involontarie dei muscoli ), tremore, infezione alle vie respiratorie superiori ( raffreddore ), ansia, capogiro, aumento di peso, nausea, agitazione, stitichezza, vomito, affaticamento, depressione, dispepsia ( bruciore di stomaco ), diarrea, secchezza della bocca, mal di denti, dolore muscolare e osseo, astenia, pressione sanguigna elevata, dolore alla schiena e intervallo QT prolungato su elettrocardiogramma.

Invega non deve essere somministrato a persone che potrebbero essere ipersensibili ( allergiche ) a Paliperidone, a uno qualsiasi degli altri ingredienti o a Risperidone. ( Xagena2012 )

Fonte: EMA, 2012



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